Molto
spesso si soffre di disturbi che non si sanno codificare e di cui spesso non si
parla volentieri, per esempio arrossire quando qualcosa ci imbarazza, oppure
facciamo cadere sbadatamente oggetti se qualcuno ci osserva, comparsa di
chiazze e la lista continua per molto
ancora. In questi casi è bene non prendere farmaci, perché un sostegno terapeutico può essere offerto dai fiori di Bach:
rimedi naturali che non mirano a curare il sintomo, ma a mettere in luce l’atteggiamento negativo che ne sta all’origine. In linea di massima i rimedi sono
indicati come terapia di sostegno in tutti i momenti di grande cambiamento
(matrimonio, nascita di un bambino, divorzio, menopausa e cambio di casa,
Paese, lavoro, ambiente stressante) . Così come nelle situazioni critiche
permanenti (handicap, malattie croniche o eventi traumatiche). Il terapeuta
deve innanzitutto aiutare il soggetto a individuare il conflitto scatenante.
Poi, individuato il rimedio adatto, si assumono quattro gocce di preparato per
4 somministrazioni giornaliere.
I
fiori di Bach sono chiamati così, perché fu Edward Bach, medico inglese vissuto
tra l’Ottocento
e il Novecento, che individuò come vera causa di ogni malattia una profonda
disarmonia della psiche. Per curarla sperimentò con successo 38 fiori che
suddivise in sette gruppi terapeutici.
I gruppi terapeutici che il
dottor Bach individuò e curò con i fiori sono: La paura, l’incertezza, lo scarso
interesse per il presente, la solitudine, l’ipersensibilità e condizionamento
dall’ opinione altrui, lo scoraggiamento e depressione, l’apprensione e
preoccupazione per gli altri.
I soggetti che possono
beneficiare di questi rimedi sono per lo più persone insicure, depresse, ansiose
e gli iperattivi.
Dei
rimedi naturali non floreali c’è solo Rock Water che cura l’apprensione e preoccupazione per gli altri,
come i seguenti altri rimedi: Chicory,
Vervain, Vine, Beech.
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