Approfondiamo
la tematica della timidezza: una vera piaga, che non risparmia nessuna classe
sociale. Quanti adolescenti/giovani/ adulti soffrono di questo disturbo. Sono
tantissimi, anche quelli che si atteggiano a duri e che spesso nascondono una
timidezza che si rivela in modo subdolo e cattivo quando meno te l’aspetti.
Tanti
adolescenti hanno dovuto fare i conti con questo disturbo già ai tempi della
scuola e poi avanti nella ricerca del lavoro, dove bisognava
affrontare le prime prove lavorative in cui si era soli.
Si
sono trovati al palo ed essere preferiti ad altri magari anche meno preparati,
perché non erano riusciti ad esprimere
le loro potenzialità. Saranno sempre dei gregari, dei vice, perché non verrà
mai affidato loro piena responsabilità di un progetto che sarà sempre un altro
a gestire. Da sempre sono richieste delle qualità che è bene migliorare e
padroneggiare da subito: una buona base
culturale, la proprietà di linguaggio
per comunicare, un’attenzione a 360° per prevenire e saper
affrontare gli ostacoli, una buona vita sociale e sapersi circondare di persone
amiche e fidate. Tantissimi non riescono a proporsi, perché difettano di queste
qualità e soprattutto sono afflitti da una timidezza che impedisce loro di
eccellere.
C’è una zona tra la malattia e la salute, che
raramente la medicina affronta: quella in cui non si sta male come quando si è
malati, ma in cui non si è nemmeno sereni, aperti e vitali come quando si è in
salute. E’ quella
situazione in cui non si vive bene a causa di fastidi che si chiamano paura
delle novità, antipatie immotivate, timore dei ladri, gelosia, timidezza. E dei
piccoli disturbi fisici (diciamo psicosomatici) che ne derivano, per i quali la
medicina classica propone al massimo degli ansiolitici; ma questi si possono
prendere tutta la vita? Gli psicoterapeuti se ne occupano quando il problema si
aggrava, ma prima, per un fastidio così piccolo, sono giustificate infinite
sedute a pagamento?
Fortunatamente
oggi esistono strumenti naturali che se ne occupano con successo. In primo
luogo l’omeopatia, dato
che per questa disciplina medica i rimedi agiscono sia sulla costituzione
fisica, sia su quella psichica. Altro strumento naturale è il ricorso ai Fiori di Bach: estratti da piante, essi
riequilibrano gli stati d’animo
negativi attraverso un’informazione
vibrazionale ( nel senso di elettromagnetica) non dissimile da quella dei
rimedi omeopatici.
A
questi due super rimedi naturali si associano altri psicologici: la discussione
di gruppo, la terapia cognitivo-comportamentale ( tecniche che cercano di
modificare il modo in cui si percepiscono le situazioni estreme). E qui bisogna
affidarsi ad un Centro esperto di queste problematiche, dove tra l’altro si insegna la tecnica del self-help
per abbassare l’ansia
nelle situazioni che causano crisi di timidezza. Risultati? Chi guarisce e chi
no, ma tutti migliorano. E’
comunque bene sapere che l’approccio
terapeutico nei casi estremi è complementare e mai alternativo alla medicina
classica tradizionale.
Concludendo,
i Fiori di Bach e l’Omepatia possono battere l’ansia generata dalla timidezza.
Nessun commento:
Posta un commento