Esulto alla notizia appena letta
su Leggo.it che il Sistema Sanitario
Nazionale subirà una profonda trasformazione al suo interno dal gennaio 2020.
Non ci saranno più attese di mesi per una visita specialistica, ma 72 h se
visita urgente e tre mesi al massimo se visita programmata di controllo. Sono
state individuate le categorie e in base ad esse il personale sanitario deve
muoversi, pena la rimozione del Direttore Generale se le clausole non verranno
rispettate. Ma c’è di più
se le Asl non rispettano questi tempi, il cittadino si può rivolgere alle strutture
private e la spesa sarà a carico del Servizio Nazionale. Ci voleva una ministra
del Movimento 5 Stelle a dare una spallata a questo carrozzone, dove noti
lavoro a rilento dovunque, quando al CUP devi prenotare una visita
specialistica se ne va l’intera
mattinata e non parliamo del Pronto Soccorso, dove sei in attesa anche l’intera giornata. Io mi ricordo che per una
slogatura alla caviglia dovetti aspettare 6 ore e quando finalmente mi fecero
entrare nella sala, vi trovai un nugolo di medici che stavano lì a
chiacchierare dei fatti loro e dottori che entravano e uscivano da una porta
secondaria senza rispetto per il paziente steso sul lettino. Così una visita
risolvibile in un quarto d’ora, il
dottore ci impiegò un’ora prima di consegnarmi il referto medico. Che
sciupio di tempo! Una vergogna! Ancora adesso me lo ricordo, a distanza di
molti anni. Per fortuna la mia era una slogatura alla caviglia e se fosse stata
una visita più delicata. Manca il rispetto per l’assistito e pensare che ogni mese dallo
stipendio/pensione viene prelevata una somma consistente per l’assistenza medica. Chiaramente il Corpo
Sanitario ha già levato gli scudi. Io mi auguro che il ministro della
Salute,Giulia Grillo, tenga duro e porti a buon fine questa Riforma: i comuni
cittadini che non si possono permettere visite presso Istituti Clinici
Privati la ringrazieranno vita durante.
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