I disturbi fisici nascondono un
significato profondo. Per guarire, bisogna essere disponibili ad affrontare le
proprie dimensioni emotive, che si manifestano nel linguaggio del corpo.
Secondo
la moderna medicina psicosomatica, sviluppatasi dalle intuizioni del medico tedesco Ruediger Dahlke, i disturbi
fisici nascondono un significato profondo, sepolto nel mondo sfuocato e intenso
della fabbrica delle emozioni. Ecco perché i medicinali eliminano i sintomi, ma
non la causa del disagio. Un lungo e irrisolto problema con il patner? Ecco la
sciatica, una voce dolorosa che ci impedirà di avere rapporti sociali e
sessuali. Un torcicollo ci attanaglia fino alle spalle? E’ la nostra sete di
giustizia che ci “paralizza” sulle nostre rigide posizioni. Ascoltare il nostro
organismo, capire le sue “parole” non è facile, ma le donne ci riescono molto
bene, come spiega la psicologa e giornalista Anna Zanardi nel libro IL
linguaggio degli organi (Tecniche Nuove ) : “Tra
uomini e donne esiste una differenza nei tempi di latenza e di manifestazione psicosomatica. Le donne per esempio hanno maggiori
capacità e disponibilità intellettuale di introspezione e autoanalisi, dunque
possono più facilmente accedere al linguaggio inconscio che causa le
somatizzazioni”. L’interpretazione
psicosomatica della malattia, tuttavia, è solo una delle chiavi di lettura,
precisa il dottor Pierangelo Garzia, saggista e medico scientifico: “ Le
malattie si scatenano in base a diversi fattori fra cui, non dimentichiamolo,
quello genetico. La chiave psicosomatica è comunque un utile strumento in mano
a psicologi clinici o psicoterapeuti. Nessuno si aspetti infatti che il proprio
medico di base possa adottare questo metodo di indagine”. Una volta acquisita
consapevolezza dei propri disturbi, si può prendere la via della guarigione, prosegue la Zanardi: “Il percorso di
crescita personale inizia con la consapevolezza della causa del sintomo.
Poi bisogna essere disponibili ad affrontare le proprie dimensioni emotive, e
cioè capire cosa e quanto ancora del nostro passato ci fa soffrire. Parlarne,
agire dei comportamenti, meditare. Ci sono molti modi per affrontare se stessi”.
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