Credo che molti in Occidente non conoscano il Qi (si pronuncia Ci) e
anch’io fino a un mese fa. Ne sono venuta a conoscenza perché mi sono
registrata presso parecchi siti e così ricevo
continuamente e-mail che pubblicizzano il loro prodotto. Le mie caselle di posta elettronica sono
sempre molto ricche di materiale su cui soffermarmi e così ho appreso di questo
metodo di auto guarigione elaborato dall’americano Lee Holden. Questi dopo un
infortunio vide distrutta la sua carriera di calciatore e da ben 22 anni studia il Qi Gong, antica
disciplina cinese, anteriore anche al Taoismo. Egli nel corso di tutto questo
tempo è diventato un esperto di discipline orientali, tra cui lo yoga, ed è stato invitato a partecipare a molte trasmissioni televisive per presentare il suo metodo che è stato molto
apprezzato da personaggi famosi. In pratica, di
cosa si tratta. Prima di tutto cos’è il Qi. E’ l’energia vitale interiore che
fluisce in ognuno di noi. Se il livello di energia cala, immediatamente
insorgono quei malesseri che ci rendono la vita amara, come stanchezza, svogliatezza,
debolezza generale, mancanza di creatività ecc…Il Qi Qong lavora
sull’ accrescimento dell’energia vitale: la sola che garantisce salute e
benessere. Qi sta per energia vitale, Gong sta per arte di contatto con la
propria energia. Lee Holden ha elaborato un metodo di approccio al Qi Gong
praticabile da tutti. Egli ha semplificato gli esercizi che si praticano senza
uso di attrezzature specifiche e i benefici si percepiscono subito. Il metodo
si suddivide per ogni modulo di tre
fasi: la prima di ascolto, la seconda di breve meditazione, la terza di
semplici esercizi fisici che si eseguono guardando un video. Le malattie che
possono essere guarite sono tutte quelle che conosciamo, ma anche se non si è
affetti da una patologia è essenziale
tenere alta l’ energia vitale, la nostra unica garanzia di benessere. I moduli
completi sono 6 con le tre fasi di ascolto, meditazione e video con gli
esercizi fisici. Io sono arrivata a metà percorso e funziona. Cosa essenziale per noi occidentale è avere quell'apertura mentale che ti fa mettere in gioco senza opporre resistenza a pratiche che ci appaiono troppo banali o astruse, perché siamo abituati a usare troppo la ragione.
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