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venerdì 28 novembre 2014

158 giorni all'EXPO 2015

Quale paese meglio dell’Italia poteva affrontare il tema della nutrizione, del cibo che riscuote unanime ammirazione, stima e invidia per le tante eccellenze che i nostri padri sono riusciti a tramandare ai figli. L’Italia si sa è stata una terra di conquista per diversi secoli, il suo territorio è stato percorso in lungo e largo da soldatesche capitanate da uomini bramosi delle sue ricchezze e come sempre a farne le spese sono stati gli umili. I nostri antenati però hanno saputo mettere a profitto  l’arte di arrangiarsi e farci eredi della più gustosa  cucina che il mondo può sognare. Non c’è città, borgo o villaggio che dir si voglia in cui non ci sia una prelibatezza di cui andare orgogliosi. Infatti, ogni regione italiana ha la sua cucina e che cucina: la migliore! Ce lo dicono le statistiche, i personaggi famosi stranieri interpellati che rimangono conquistati dal cibo italiano. I prodotti di eccellenza sono tantissimi e non credo che riusciranno tutti a essere rappresentati all’interno del Padiglione Italia, ci saranno comunque i più caratteristici, quelli che proprio ogni italiano conosce e apprezza fin dalla più tenera età. Pasta, formaggi, salumi, dolci e vini saranno gli ingredienti che gli chef stellati offriranno ai commensali, magari il piatto sarà rivisitato a seconda dell’estro del cuciniere che vorrà lasciare la sua firma. Vedremo senz’altro i fantasiosi pizzaioli napoletani esibirsi nel volteggio delle pizze prima di essere condite, come solo loro sanno fare. Vedremo la piadina romagnola cotta all’istante, come in Francia la crèpe. Cosa dire dei formaggi italiani che non hanno nulla da invidiare a quelli francesi, sono sotto tutti i punti di vista di grande qualità, ottimi e gustosi, c’è solo l’imbarazzo della scelta tra il parmigiano reggiano, la fontina, il taleggio, la provola piccante e dolce e la famosissima mozzarella di bufala, per citarne alcuni. L’elenco dei dolci è praticamente impossibile, perché conosciamo solo i più noti, mentre sarebbe occasione di imparare a conoscerli tutti come meritano e non parliamo dei vini italiani, il Chianti, il Barbera, il Lambrusco, il Montalcino e…..lo spumante che da molti stranieri  è preferito allo champagne  francese!


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