martedì 1 aprile 2014

“12 anni schiavo”

Anch’io ho visto il film “12 anni schiavo”, premiato con l’Oscar, soprattutto per la storia forte che raccontava. Mi sono commossa,  adirata per le tante scene orribili che sono solo una goccia nell’oceano di sofferenze che hanno patito quei poveri schiavi. La biografia di Solomon l’ho voluta leggere ed è raccapricciante constatare a quali livelli bestiali può arrivare l’essere umano, quando leggi ignobili gli lasciano fare ciò che vuole. Il film comunque non rispetta la storia raccontata dal protagonista, perché è stato liberato dalla schiavitù grazie all’intervento di un artigiano abolizionista bianco, di nome Bass. Nel film è un possidente, impersonato dall’attore Brad Pitt, ad attribuirsi indebitamente questo privilegio, peccando di presunzione e non rispettando la realtà dei fatti. Mi chiedo, la schiavitù è stata veramente abolita in tutti gli angoli della Terra? Nel mondo islamico, forse no. Molte volte questi musulmani che vediamo vivere accanto a noi, con il loro abbigliamento diverso dal nostro, il loro stare in disparte, per niente integrato, mi spaventano. Li considero sempre più una minaccia alla nostra libertà. Il mondo è diviso. Avverto ostilità da parte di queste genti che noi accogliamo, ma che un giorno si possono rivoltare contro e annientarci. Povero Occidente, svegliati! 

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