….C’era il tiglio, che significava amore coniugale, …..bisognava trovare la pianta, staccare un piccolo ramo e
spiegare……perché dovesse mettere in mostra in salotto un rametto nudo invece di
un mazzo di fiori….
Decisi che era meglio consegnare
un mazzo di gerbere come simbolo di soddisfazione
amorosa…
<<Desiderio>>, disse
Grant infine.<<Io mi
concentrerei sul desiderio. Credo che sia la soluzione più vicina alla
richiesta che tu possa trovare.>>….. Non conoscevo il fiore del desiderio.
<<Come?>> chiesi. <<Con la giunchiglia>>,
rispose. <<E’ un tipo di narciso. Cresce spontanea negli stati del Sud…..
sboccerà a primavera.>>
Ad Annamaria avevo dato i ranuncoli: il tuo fascino è radioso.
Da “Il linguaggio dei fiori” di
Vanessa Diffenbaugh, pagg 130-132
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