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martedì 25 novembre 2025

DENUNCIATE! DENUNCIATE! DENUNCIATE!

 


Oggi è “La giornata mondiale contro la violenza sulle donne” voluta dall’ONU nel 1991. Già 30 anni fa c’era dibattito acceso su questa tematica che con il tempo si è trasformato in vero problema quotidiano, capace di fare molteplici vittime. Il nemico è in casa, perché è il patner, marito o compagno, che da subito viene indagato quando avviene un femminicidio. Dagli anni 90 è stato un crescendo, in concomitanza della presa di coscienza delle donne, adesso più autonome e con impieghi di responsabilità, che però a pari impegno e bravura non corrisponde uguale compenso economico. Lo stesso Presidente della Repubblica Italiana Mattarella oggi  lo ha voluto sottolineare e questo non aiuta la donna quando decide di lasciare il tetto coniugale. Cos’ è che fa diventare un mostro chi poco tempo prima era pieno di attenzioni e innamorato? E’ una domanda che ci facciamo tutti, tranne gli uomini che in qualsiasi momento perdono la “bussola” e fanno ciò che mai si sarebbero augurato di fare: uccidere la madre dei propri figli. E’ invidia, perché lei guadagna di più, ha più successo nel proprio lavoro, è apprezzata per la sua intelligenza? Non c’è risposta. Quello che è certo invece è che le donne hanno bisogno di essere tutelate prima di tutto dalle Istituzioni con leggi ad hoc e non con leggi annacquate che danno 6 anni a chi ha sequestrato per 4 giorni la compagna, buttandola nella vasca di acqua gelata, colpendola sulla testa, l’unica parte del corpo nudo fuori dall’acqua. Nell’unico momento in cui per vestirsi la malcapitata era sola ha deciso di salvarsi gettandosi dal secondo piano, riportando fratture multiple e salvandosi gridando aiuto.  Sono queste sentenze a raggelarci, giudici compiacenti che applicano pene misere, giudici di <<Sinistra>> che vogliono mettere in difficoltà il Governo odierno in Italia di Centro Destra  applicano la legge in questo modo, che si tratti di femminicidio o aggressioni a ragazzi per pochi euro non fa differenza: le sentenze favoriscono questi comportamenti malvagi. E intanto sale la rabbia dei cittadini onesti che non si sentono tutelati da queste “Toghe Rosse” che mettono in libertà già il giorno dopo chi ha abbondantemente manifestato il suo squilibrio mentale o ha già aggredito, vanificando il lavoro dei nostri eroi appartenenti all’ Arma dei Carabinieri. Quest’anno a Milano due carabinieri meritatamente riceveranno l’Ambrogino, il premio che viene dato ogni anno a chi si è particolarmente distinto. Ci vuole un cambio di rotta: educazione in famiglia in primis, educazione all’affettività a scuola già dai primi anni dell’Elementari, percorsi di gentilezza sempre, più risorse per i Centri Antiviolenza dove le donne si rifugiano per scappare dal mostro che hanno accanto. Infine, mai la donna deve ascoltare la richiesta di ultimo incontro che può esserle fatale, la cronaca docet.



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