Le principali conseguenze di un mancato apporto adeguato di
acqua è la stanchezza, i nervi a fior di
pelle, una disidratazione anche
lieve ha un effetto immediato sull’organismo, così dice Umberto Solimene, docente di terapia medica e medicina termale
all’Università degli Studi di Milano. In Italia con il suo clima temperato bisognerebbe
bere 2,2 litri di acqua al giorno se donna, da 1,2 a 3 litri al giorno se uomo.
Ecco le
principali conseguenze della disidratazione.
- Una disidratazione dell’1% influenza in modo negativo anche il collegamento fra gli occhi e le zone del cervello che governano le mani, rendendo più difficile l’esecuzione dei lavori di precisione
- Se la disidratazione sale al 2% del peso si ha una diminuzione della memoria a breve e a lungo termine, della coordinazione motoria, dei tempi di reazione a uno stimolo.
- Una perdita d’acqua pari all’1-2% del peso può anche ridurre la capacità sportiva, fino al 20%
- A maggiori livelli di disidratazione l’impatto sul funzionamento mentale diventa ancora più grave e può portare a scarsa coordinazione dei movimenti, con rischi soprattutto nella guida di veicoli.
- In situazioni limite si può arrivare ad alterazioni gravi del comportamento, fino al delirio.
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