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giovedì 29 agosto 2013

Le pietanze gustate durante le vacanze 2013



E’ noto a tutto il mondo quanto sia gustosa e varia la cucina italiana che diventa ancora più saporita se hai la fortuna di addentrarti nell’entroterra e ti viene offerta dai privati. Così si scoprono vere prelibatezze che ho gustato alla tavola di mia cognata siciliana. La pasta al forno  la fanno usando una pasta di semola dura a forma di anelletti che condiscono con ragù di carne trita. Tra gli strati di pasta si mette mortadella, pisellini, formaggio pecorino grattugiato e s’inforna per una buona mezz’ora a 180°.

 Abbiamo gustato gli arancini di riso sul belvedere del monte Pellegrino prima di entrare nel santuario di Santa Rosalia. Sono un impasto di riso cotto con ripieno di ragù oppure di mozzarella e fritti. La ricetta si trova facilmente nell’web.
Che dire dei dolci a base di pasta di mandorle detta frutta marturana, dolcissima e morbidissima quando è fresca.
Tutte le donne siciliane sono in grado di preparare questi dolcetti, poi si sa chi è un’artista è in grado di lavorare l’impasto e dargli la forma di qualsiasi frutto e solo così che si possono acquistare nelle pasticcerie specialistiche, anche qui a Milano, dove risiedo. Ho gustato i tetu 

  i taralli siciliani

di pasta morbidissima e i passa volanti

che è un impasto a base di uova e mandorle tritate, difficilissimo da fare. Buonissimi dolcetti ricoperti di sesamo.

A Caserta invece ho gustato il babà

la sfogliatella riccia
e la famosissima mozzarella di bufala

Qust’ ultima te la propongono anche altrove, ma non è mai uguale a quella che gusti nei territori d’origine. E’ pasta soda che si scioglie in bocca e ti lascia un sapore vellutato che subito ne vorresti mangiare un’altra. Anche a Milano è acquistabile, ma poi io che sono di origine partenopea sento subito la differenza: questa è solo un sottoprodotto che ti spacciano per la vera mozzarella di bufala. E che dire della pizza napoletana, ormai piatto internazionale e altrettanto gustoso sotto tutte le latitudini.

A Caserta Vecchia abbiamo pranzato sotto la  pergola di un ristorante locale:La Castella e abbiamo preso come antipasto la bruschetta.

Un antipasto tipico di questi posti. Su fette di pane abbrustolito si strofina uno spicchio d’aglio e si adagiano pezzetti di pomodoro condito con basilico, olio e sale q.b. Ognuno ha scelto un primo e un secondo a proprio gusto e una bella fetta di anguria ha completato il pranzo. Un caffè espresso per chiudere in bellezza.
Alcune ricette saranno postate in: LA MIA CUCINA / DOLCI (etichetta). 

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