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sabato 21 dicembre 2013

COLON IRRITABILE

La terapia basilare: la dieta
Tratto da uno studio del professor Vaira, esperto di medicina interna. 
La dieta per contrastare la sindrome del colon irritabile non è per niente punitiva. Anzi, oltre a far stare bene, aiuta a sgonfiarsi e a perdere addirittura una taglia. “È necessario però un grande sforzo da parte del paziente, perché solo con la sua collaborazione il medico può preparare uno schema alimentare "su misura",” La regola sempre valida è di segnare su un’agenda per quindici giorni tutto quello che si mangia e quando vengono le crisi. "Con il diario il medico riesce ad avere un'idea degli alimenti che scatenano le crisi, oppure che peggiorano i sintomi,"
ALIMENTI CHE FANNO MALE
 "Per dare un'idea, rappresentano una minaccia i cibi che contengono il lievito, come il pane, le brioche, le merendine e i biscotti. Vanno  evitate anche tutte quelle sostanze che hanno un’azione eccitante  sull’intestino. Vale a dire, base caffè, tè, bevande a di cola,  cioccolato. Vanno esclusi anche le carni molto grasse, i formaggi  stagionati, gli insaccati, i frutti di mare e le spezie."  Attenzione  anche agli alimenti che possono aggravare i sintomi. I principali sono i  fagioli per quanto riguarda i legumi e i cibi che producono gas. In  particolare, è bene limitare il più possibile patate e melanzane, perché  queste verdure possono aumentare i problemi di meteorismo e, per la  stessa ragione, le castagne. Anche le mandorle bisogna evitare.
Altre verdure che possono scatenare problemi sono le cipolle, il  sedano, le carote, i cavoli e i cavoletti di Bruxelles,  gli spinaci e i  carciofi. Nell’elenco dei cibi da usare con moderazione, se non se ne  può fare a meno, oppure da escludere del tutto, ci sono anche alcune  varietà di frutta. In particolare, sono le albicocche, le banane, le  prugne, le pere e le pesche.

ALIMENTI CHE FANNO BENE
Al contrario di quanto pensano in molti, le fibre non irritano l’intestino, ma sono invece un toccasana per chi soffre di sindrome del colon irritabile. È necessario allora aggiungere all’alimentazione giornaliera 25 grammi di fibra, che potenziano la capacità di resistenza dell’intestino. In termini pratici, è sufficiente aggiungere alla prima colazione 50 grammi di corn flave e consumare tra pranzo e cena 3 etti di insalata come la lattuga con due cetrioli, e per quanto riguarda la frutta, due mele, o tre arance. L’altra strategia, soprattutto se tra questi alimenti ce n’è qualcuno che dà “fastidio”, oppure non piace, è la fibra di gomma di guar. Questa fibra ha un effetto positivo sull’intestino. Uno studio italiano ha dimostrato che il 90% di chi assume tutti i giorni questa sostanza, ha in tre mesi una risoluzione dei sintomi, compreso lo stato di ansia.  La fibra di polvere di guar esiste in due versioni: liquida da sorseggiare alla mattina a colazione, oppure in polvere insapore da aggiungere agli alimenti. Sono tutte e due ugualmente efficaci. Rappresentano un rimedio anche i probiotici, che  possono alleviare i sintomi della sindrome del colon irritabile e  favorire i giusti equilibri intestinali. Aiutano, infatti, a prevenire  gonfiori intestinali, stitichezza.  In particolare alcuni probiotici,  come il Lactobacillus casei Shirota, permettono di mantenere  bilanciata la microflora intestinale e favoriscono le funzioni di difesa  dell’intestino. Il momento migliore per assumere i probiotici è la  mattina a colazione. Non esiste inoltre il rischio di assuefazione,  tanto che si possono assumere anche per lunghi cicli di mesi senza  interruzioni. Per risolvere il dolore addominale i più indicati sono i farmaci anticolinergici.  Hanno un’azione antispastica: in pratica, rilassano la muscolatura  dell’intestino che in chi ha un attacco di colite è contratta. Se ne può  assumere una capsula due volte al giorno, per due, tre giorni. Non di  più, altrimenti il corpo si abitua. I principi attivi più adatti sono  trimebutina maleato e mebeverina cloridrato.Nel caso di una crisi  di diarrea il farmaco più adatto è a base di loperamide cloridrato. E’  una sostanza molto potente, che permette di risolvere il disturbo  nell’arco di poche ore. Causa però secchezza in bocca e sonnolenza: è  necessario quindi bere molto e non eseguire attività che potrebbero  diventare pericolose in  caso di un attacco di sonno. Inoltre questi farmaci potenziano l’azione  di altri principi attivi come gli antistaminici e gli antidepressivi  tricicli: è un aspetto da tenere presente se si stanno seguendo cure per  altri problemi di salute, che comprendono questi principi attivi.Quando invece si manifesta un attacco di stipsi, la soluzione è un prodotto osmotico. Ce ne sono di vari tipi: lassativi  salini come il solfato di magnesio, il fosfato e solfato  di sodio, e  zuccherini come mannite, sorbitolo, lattulosio. La loro azione è  semplice. Attirano acqua nell'intestino e la bloccano in modo da rendere  le feci più morbide. Devono essere considerati però un rimedio “di  pronto intervento” e non la regola, perché possono causare crampi e  gonfiori addominali e meteorismo. Infine, nel caso di meteorismo il principio attivo più adatto è il Simeticone, perché fa “esplodere” le  bolle di gas presenti nella pancia trasformandole in gas libero,  facilmente eliminabile. La compressa va presa subito dopo il pasto.
CURA L’INTESTINO CON LE ERBE
Quando l’intestino è irritabile si può soffrire di diarrea o stipsi, disturbi che possono influenzare il benessere generale. Un aiuto senza farmaci arriva dalle erbe con proprietà rilassanti e riequilibranti. Combattono anche il gonfiore addominale. Ecco i rimedi verdi più efficaci
Per regolarizzare l'intestino, è bene seguire le regole del buonsenso: consumare i pasti con calma e lontano da fonti di stress o tensione; evitare gli eccessi, e masticare bene ogni boccone.
Le erbe possono contribuire a riequilibrare la flora batterica intestinale. Il fico è un ottimo riequilibrante, che può essere assunto sotto forma di tisana.




Finocchio contro il gonfiore addominale
Un ottimo rimedio contro il gas intestinale è il carbone vegetale a base di finocchio, che spesso agisce in sinergia con melissa, anice, cumino e coriandolo. È disponibile in compresse da prendere secondo le indicazioni riportate sulla confezione.
Grazie alle sue proprietà antispastiche e calmanti, il tiglio è molto indicato in caso di disturbi da colon irritabile: sciogli 40-50 gocce in acqua per 1-2 volte al giorno.
Può essere abbinato alla melissa, che ne potenzia le virtù, e favorisce inoltre la digestione: si suggeriscono 30-40 gocce disciolte in acqua,  20 minuti prima dei pasti principali.
Dalle virtù rilassanti, la camomilla aiuta a ridurre gli spasmi dell'intestino. Contiene inoltre proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Il mirtillo svolge un’attività riequilibrante e protettiva proprio sull’ intestino. Il rimedio funziona in modo ottimale se associato al fico e al tiglio per le proprietà riequilibranti e antistress. Inizia la giornata con 50 gocce di mirtillo al mattino.
Utile per calmare l'intestino, la tisana ai semi di finocchio ha proprietà lenitive.
Aggiungi a una tazza d’acqua in ebollizione un cucchiaio di finocchio e mezzo cucchiaio di malva, lascia bollire per circa due minuti e poi far riposare 10 minuti a fuoco spento  e bere

La malva lenisce, rinfresca ed è blandamente lassativa. Esplica le sue benefiche funzioni soprattutto se associata al finocchio. Due tazze al giorno di tisana alla malva hanno un’azione regolatrice, oltre ad attenuare eventuali gonfiori all’ addome.



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