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domenica 6 luglio 2014

I frutti dello Spirito

Le culture etniche locali mi affascinano enormemente. I  popoli che vivono in un mondo a sé, lontano dalla cultura occidentale hanno tutte un comune denominatore: la connessione con Madre Terra (la Natura). Che siano indigeni africani, americani……aborigeni australiani, in tutti c’è questo amore, rispetto, devozione verso la Natura e le sue manifestazioni: pioggia, fulmini, vento, neve, ecc…ecc… Noi appartenenti alla cultura occidentale abbiamo costruito un habitat dove troviamo riparo da tutto quello che è Natura: le nostre case sono calde d’inverno e fresche d’estate, esse ci riparano dalla pioggia e dal vento. In poche parole noi non interagiamo con la Natura. Costruiamo e costruiamo dovunque, quartieri nuovi nascono come funghi, là dove prima c’era un terreno esteso dal panorama invidiabile per la gente che si affacciava alla finestra della propria casa e respirava la Natura. C’è desiderio di profitto. La ricchezza non è un male, la ricchezza materiale  è energia buona, ma deve fondersi con i buoni propositi. Sotto molti aspetti la nostra società appare inferiore a quella delle popolazioni che noi consideriamo arretrate. Quelle popolazioni, se andiamo a conoscerle più da vicino, posseggono amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé, che San Paolo nella lettera ai Gàlati dice che sono i frutti dello Spirito Santo, la Terza Persona della Santissima Trinità. Le opere della carne sono, invece, fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. Mi chiedo, gli Occidentali cristiani possono considerarsi devoti dello Spirito? Per quello che si sente e si vede in TV: No! Riflettiamo su questa connessione: i popoli cosiddetti arretrati sono rispettosi della Natura. Essi hanno sempre il sorriso sulle labbra, hanno gioia di vita, si aiutano, sono di carattere mite e accoglienti verso gli altri. Lo affermano tutti gli stranieri che si avventurano in quei luoghi sperduti e lontani dalle grandi città. Ora se costoro venerano la Natura e posseggono questi doni, essi vivono nello Spirito, camminano secondo lo Spirito Santo.
Natura e Spirito sono allora la medesima Entità Superiore.

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