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martedì 25 giugno 2019

GALLIPOLI, città della Magna Grecia


Gallipoli dista 15 minuti di macchina da Nardò dove mi trovo per una vacanza di due settimane e io e mio marito domenica abbiamo deciso di andarci per visitare il suo Centro Storico. E’ una bella città  lambita dal mare, con il suo porticciolo pieno di barche e alcuni traghetti pronti a partire pieni di turisti. Non mi sono soffermata molto sul lungomare, il mio obiettivo era scendere dall’ autovettura e incamminarmi verso il Centro Sorico, dove si riversa tutta la gente che viene a Gallipoli. Le strade strette e tortuose, i palazzi vetusti e i negozietti colmi di articoli locali mi attraevano molto di più. Ho ammirato la facciata barocca della sua imponente chiesa e non distante il Museo che non ho visitato, che dedicava una mostra ai d’ Angiò, una delle dinastie che hanno governato il Sud d’Italia, prima degli Aragonesi che hanno lasciato a loro imperitura memoria la famosissima Reggia di Caserta la cui bellezza si riverbera nei secoli. Due ore sono troppo poche per ammirare questa splendida città che va centellinata come il buon vino a piccoli sorsi: all’alba, a mezzogiorno e al tramonto , per non parlare della sera, perché sa offrire molto al turista come  sono io in questo momento, in cui tutto mi incuriosisce, mi affascina e mi entusiasma. Domenica ci sarei stata tutto il giorno a Gallipoli, Purtroppo, mio marito non vede l’ora di ripartire quando arriva in un luogo, non si lascia avvolgere dall’ incantesimo del posto, non si lascia ammaliare dalle bellezze del luogo. Io al contrario a Gallipoli avrei voluto respirare  il suo profumo fresco che  mi parlava di mare, di cucina salentina, di cultura e artigianato pregiato e di grande maestria, fino a stordirmi. Ho visitato il Presepe di Betlemme che ripropone con statue a misura d’uomo la notte di Natale e mi sono attardata davanti alle vetrine, acquistando dei souvenirs. Ho fatto visita alla chiesa che non ho visitato e fotografato come faccio di solito, perché c’era un’omelia in corso. Ho ammirato la piazzetta antistante la chiesa in quel momento gremita di turisti inglesi, rapiti dalla bellissima facciata barocca della chiesa. 












                                          








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