Il 20 aprile 2025 è Pasqua! Perché
tutta questa enfasi? Perché la Pasqua che piace a me è quella che cade ad
aprile e se cade a fine aprile è molto meglio. Le giornate sono più calde, più
primaverili e le giornate di Pasqua e Pasquetta, soprattutto se assolate te le
godi molto di più. Ad aprile la verdura che si mangia di più è il carciofo. Il carciofo è buono, sano, leggero, versatile, ha un altissimo valore nutritivo
ed è in questo periodo anche economico. Contiene molte vitamine(A,B,B2,C) ed è
ricco di ferro e di altri minerali molto preziosi come il potassio, il sodio,
il fosforo e il calcio. Del mese di
aprile mi sopraggiunge un ricordo di famiglia. La mia mamma in questo mese
preparava sempre i carciofi alla brace, Il giorno di Pasqua lei sfornava dal
nostro forno capiente forme di pane rotondo e prelibatezze varie di carne e di verdure ripiene. Con la brace di legno
messa in un braciere arrostiva una dozzina di carciofi che tutti gustavamo con
piacere. Aprile è senz’altro il mese del carciofo e se ne contano oltre 90
varietà nel mondo, che si possono classificare a seconda del tempo di raccolta,
del colore o del tipo di foglie. Alcune varietà possono vantare una tutela
internazionale come il Tondo di Paestum e la Mammola romanesca che hanno
ottenuto l’indicazione Geografica Protetta. Ma ci sono anche altre varietà
rinomate come lo spinoso di Menfi e lo spinoso di Albenga conosciuto anche come
“violetto di Albenga” (Liguria), quest’ultima varietà ha foglie interne
eccezionalmente tenere, croccanti e dolci, adattissime a essere gustate crude.
Il
poeta cileno Pablo Neruda così inizia una sua ode.
“Il carciofo dal tenero cuore si
vestì da guerriero,
ispida edificò una piccola cupola
si mantenne all’asciutto sotto le sue squame”.
Il carciofo arrostito o
“alla brace” è un classico della cucina campana/partenopea. Io sono originaria della Campania,
so che è forte consuetudine prepararlo il lunedì dell’ Angelo (Pasquetta) che
quando è bel tempo si festeggia all’aperto, in spazi aperti per sostarvi tutto
il giorno a godersi il relax e il picnic.
Da subito ci si mette a preparare la brace per cuocere la carne e poi i
carciofi. Questo carciofo risulta un po’ più secco, per cui si farcisce solitamente con un trito di
pancetta o lardo, aglio e prezzemolo, un pz di sale e pepe non guasta. Le
foglie più esterne e coriacee vengono tolte solo dopo la cottura, durante la
quale servono a proteggere il cuore più tenero del carciofo.
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