Eccoci vicini e soli, io e te come non
era
mai accaduto, una nuova sensazione da
vivere.
Tu che parli vagamente, e termini di
scrivere
una lettera per me, non mi guardi negli
occhi.
Io che per l’emozione, in un’amnesia
nervosa
non riesco a pronunciare il tuo nome.
Ci diamo le mani, ci accarezziamo il
viso,
mi spaventa quanto stai diventando
indispensabile.
poesia di
Roberto Vedovati
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