Per tenere sotto controllo l’IG dei nostri pasti, non solo è
necessario conoscere i cibi inseriti nella dieta ma anche le modalità di cottura e consumo che influiscono
sull’abbassamento o innalzamento del livello di zucchero nel sangue
È utile sapere che la
pasta al dente ha un IG di molto inferiore rispetto
alla pasta più cotta, così come le patate lessate e calde hanno un IG più alto
rispetto alle stesse patate lasciate freddare.
Un’ottima strategia è quella di far raffreddare immediatamente pasta e riso dopo la
cottura, facendoli saltare in padella in un secondo momento, ovvero appena
prima di consumarli.
Un ulteriore suggerimento è quello di inserire anche una
piccola quantità di proteine nei menu che prevedono carboidrati:
questo espediente serve, infatti, ad abbassare l’indice glicemico degli
alimenti.
Consumare
carboidrati integri e cereali a chicco intero significa immagazzinare energia a rilascio lento e senza incorrere in picchi di
insulina. A questo proposito, l’avena (ricca di betaglucani) ha un IG
basso e contrasta gli accumuli adiposi, soprattutto nella zona alta del corpo.
Curcuma e cannella: queste due spezie sono una miniera di virtù e
insospettabili effetti benefici. La curcuma è ricca di curcumina, potente antiossidante riduttore della glicemia.
La scienza ha, inoltre, dimostrato come anche la cannella è in grado di
abbassare l'IG dei dolci in cui è contenuta. Ottima idea quindi aggiungerne un
pizzico alla torta di mele o alla cioccolata calda.
Salmone e pesce azzurro: ricchi di acidi
grassi essenziali (quelli
buoni), queste tipologie di pesce hanno un IG davvero molto basso e possono
aiutare a diminuire il livello di zuccheri nel sangue anche se consumati
insieme a carboidrati semplici.
Arancia: soprattutto
nella sua varietà rossa,
una spremuta d'arancia al giorno (non dolcificata) diminuisce la quantità di
zuccheri in circolo nell’organismo.
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