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lunedì 19 gennaio 2015

La cromopuntura

Sin dall’antichità la medicina ha sviluppato una particolare attenzione al rapporto tra salute e colore. Egizi, Assiri e Babilonesi curavano i malati esponendoli alla luce solare filtrata dai teli colorati. Questa pratica ha una base scientifica in quanto tutto ciò che esiste emana una sua frequenza, e questo accade anche per i nostri organi, le nostre cellule, il nostro corpo. Malattie e malesseri alterano queste particolari vibrazioni, alzandole o abbassandole, apportando uno squilibrio. Il colore può risollevare lo spirito, provocare irritazione, stimolare, rilassare.
 La cromoterapia, disciplina basata sui principi dell’agopuntura che, al posto degli aghi, utilizza raggi di luce colorata, ripristina l’equilibrio energetico. Il colore deve essere però quello giusto, applicato nel posto, nella forma e al momento giusto.  Il colore può risollevare lo spirito, provocare irritazione, stimolare, rilassare. Possiamo sentirci meglio con determinati colori e a disagio con altri. E’ chiaro che questa tecnica va praticata da uno specialista, ma noi possiamo aiutarci scegliendo le tinte che influenzano positivamente la nostra psiche. Infatti, possiamo sentirci meglio con determinati colori e a disagio con altri. Una sfumatura giusta può minimizzare i difetti, mettere in risalto la nostra personalità. Ci rende  e ci fa sentire più belle dentro e anche fuori. E quando c’è questo perfetto equilibrio del dentro e fuori, noi ci sentiamo in salute.



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