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venerdì 23 settembre 2016

La voce dell’angelo


Le mie mani aperte verso di te vado a levare:
ti do la mia pace, in modo che pace dentro tu possa ascoltare,
una pace dolce, una pace profonda,
una pace che come armonia poi sgorghi da te e dalla tua interiore onda,
una pace che poi si possa trasmettere, lentamente e dolcemente,
in modo che chi ti sta attorno possa ricevere ciò che tu saprai dare sempre più ampiamente.
La pace è segno di armistizio interiore,
dove ogni conflitto si scioglie perché dentro si trova la goccia infinita che porta all’amore.
Ogni conflitto, ogni guerra
lentamente s’assopisce
come se fosse assorbito dalla Terra
così l’uomo di luce s’illimpidisce
e ritrova dell’Universo l’armonia
allora il suo canto si trasforma nell’universale sinfonia
e tutto riprende il giusto equilibrio ed il giusto movimento.
La pace come sorriso, come apertura, come accettazione nel profondo dentro.

                       di Mariangela Alberti (grafologa e fine scrittrice)

1 commento:

  1. Non c'è nessun amore ne uomo di luce.
    Nel Brahman c'è pace, un sorriso, potenza senza mente ne ego, senza ne corpo fisico ne forma divina.
    Paziente è l'eternità, e io sono Quello.
    Il resto è solo mia causa, una mia invenzione,
    ma un giorno questo sogno finirà e io tornerò CHI SONO

    Eterno nell'eterno sono, non diverso ma uguale, sempre oltre tempo, spazio, vuoto infinito Io Sono e anche Non Sono.

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