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martedì 18 giugno 2019

Visita al borgo di Caserta Vecchia


Il turista che arriva a Napoli per visitare i luoghi storici di inestimabile bellezza come il palazzo Reale che si affaccia sulla vastissima Piazza Plebiscito e poi s’inerpica fino al Vomero, utilizzando la funicolare di Montesanto per una veduta sul Golfo con il Vesuvio sullo sfondo e non visita Caserta con la sua Reggia, un vero gioiello di architettura del ‘700, si priva di un’esperienza unica, perché la Reggia di Caserta è davvero bella per i saloni maestosi e per il parco con le sue molte fontane adornate da opere scultoree di grande fattura. Non parliamo poi dell’ Orto Botanico nel cui perimetro ben protetto si sono acclimantate, piante provenienti da tutto il globo terrestre, che conservano tuttora le caratteristiche genetiche, come l’albero del Texas, il cui fusto non è eretto ma strisciante a terra, memore dei forti venti texani. L’orto botanico  da solo vale la pena di arrivare fino a Caserta. Io sono nativa di questi luoghi e conosco bene la zona. In questi giorni trovandomi qui ho voluto rivisitare il borgo di Caserta Vecchia che è situato in alto in una vallata dietro una delle montagne circostanti e dalla pianura non si vede. E’ un borgo ben conservato di origine medievale, con le sue strade strette e tortuose lastricate a ciottoli come nei tempi antichi. Quando ci andai la prima volta c’erano ancora le lanterne antiche, ora l’illuminazione delle strade è dei nostri giorni e me ne dispiace molto, perché quell’ illuminazione conferiva al borgo vetustà e poesia, nonché nostalgia e fascino dei tempi antichi. Come al solito ho scattato tantissime foto, solo alcune condivido per ricordo di questa visita brevissima.





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