Il turista che arriva a Napoli
per visitare i luoghi storici di inestimabile bellezza come il palazzo Reale
che si affaccia sulla vastissima Piazza Plebiscito e poi s’inerpica fino al
Vomero, utilizzando la funicolare di Montesanto per una veduta sul Golfo con il
Vesuvio sullo sfondo e non visita Caserta con la sua Reggia, un vero gioiello
di architettura del ‘700, si priva di un’esperienza unica, perché la Reggia di
Caserta è davvero bella per i saloni maestosi e per il parco con le sue molte
fontane adornate da opere scultoree di grande fattura. Non parliamo poi dell’
Orto Botanico nel cui perimetro ben protetto si sono acclimantate, piante
provenienti da tutto il globo terrestre, che conservano tuttora le
caratteristiche genetiche, come l’albero del Texas, il cui fusto non è eretto
ma strisciante a terra, memore dei forti venti texani. L’orto botanico da solo vale la pena di arrivare fino a
Caserta. Io sono nativa di questi luoghi e conosco bene la zona. In questi
giorni trovandomi qui ho voluto rivisitare il borgo di Caserta Vecchia che è situato
in alto in una vallata dietro una delle montagne circostanti e dalla pianura
non si vede. E’ un borgo ben conservato di origine medievale, con le sue strade
strette e tortuose lastricate a ciottoli come nei tempi antichi. Quando ci
andai la prima volta c’erano ancora le lanterne antiche, ora l’illuminazione
delle strade è dei nostri giorni e me ne dispiace molto, perché
quell’ illuminazione conferiva al borgo vetustà e poesia, nonché nostalgia e
fascino dei tempi antichi. Come al solito ho scattato tantissime foto, solo
alcune condivido per ricordo di questa visita brevissima.



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