Sì, le prugne ci mantengono
giovani. Lo dice un autorevole studio americano, che ha rilevato, in particolare
in quelle secche, elevate proprietà antiossidanti. Le sostanze antiossidanti
infatti ci difendono dall’aggressione dei radicali liberi, coinvolti
nell’invecchiamento e in molte malattie ( anche quelle cardiovascolari e i
tumori). Per mangiarle fresche bisogna aspettare l’estate, ma tranquilli, sotto
forma di conserva, marmellata, succo ed essiccate, le prugne si possono gustare
tutto l’ anno. Le prugne fresche contengono il 90% di acqua, sono prive di
grassi, come tutta la frutta fresca, ad eccezione dell’avocado e del cocco. Il
sapore acidulo è dato dagli acidi organici, in prevalenza il malico,
che intervengono nella regolazione dell’equilibrio acido - base dell’organismo.
Questi acidi vengono usati proprio per contrastare l’acidità del sangue,
favorita da uno sforzo muscolare intenso o da un dieta ricca di proteine e
povera di vegetali. Il loro potere lassativo è noto: dipende dalla fibra (la
varietà rossa ne è più ricca) e da piccole dosi di difenilisatina, presente
nel succo. Le prugne secche contengono meno acqua e tanto potassio in più, sono
utili per combattere la stanchezza. Sono un valido spuntino per chi fa sport.
Buono il contenuto di vitamina E e di ferro e solo 110 calorie in mezzo etto di prugne secche.
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