Da qualche anno è nata una nuova
scienza: la neurogastroenterologia che studia le relazioni tra
digestione e umore. Dice il gastroenterologo del policlinico S. Orsola-Malpighi
di Bologna: <<Siamo già in grado di prevedere nuove prospettive
dietetiche e curative in cui l’alimentazione giocherà un ruolo chiave>>.
Adeguate quindi la vostra dieta. Se è scontato che al mattino un buon caffè
aiuti a ragionare, si può provare con una tazza di tè (meglio se verde) ad
amplificare la creatività e a saltare con agilità da un pensiero all’altro. Il
cibo è assodato, influenza il nostro vivere quotidiano. Nella Grecia Antica già
Erodoto se ne era reso conto quando affermava che i popoli
<<carnivori>> erano più bellicosi di quelli vegetariani. Ippocrate,
il padre della medicina, parla di quattro temperamenti dell’uomo ( malinconico,
flemmatico, sanguigno, collerico) e dà precise indicazioni alimentari per ogni
tipologia di individuo.
Passiamo agli esempi pratici.
Dimmi che piccola mania o défaillance hai e ti dirò cosa mangiare. Per
cambiare carattere o umore.
Delusione
sentimentale, choc professionale? Si curano con deliziose
barrette di cioccolato fondente noir a 75%. Oltre che irresistibile al gusto, è
un cibo consolatorio: stimola la produzione di un neurotrasmettitore, la
serotonina, che regala relax e ottimismo.
Il vostro problema è l’insonnia cronica, l’ansia da stress?
Un semplice bicchiere di latte può darvi una calmata. Ricco di calcio, caldo e
confortante, aiuta a riposare, come è certificato da studi americani pubblicati
dal Brigham and Women’s Hospital: non solo il latte facilita il sonno, ma
riduce il rischio di risvegli notturni.
Che
confusione. Che voglia matta di schiarirsi le idee. E che fatica studiare. Il
cervello ha perso smalto? Vi sentite meno perspicaci del solito?
Affidatevi alla tradizione contadina. I
fagioli in umido o alla messicana. Il cavolfiore al vapore o in minestra, oppure prendete in prestito dalla cucina
cinese i germogli di soia. Questi cibi, grazie all’alto contenuto di aminoacidi
( acido glutammico, triptofano, tirosina), aiutano il cervello a lavorare
meglio e in modo più <<lucido>>.. La funzione degli aminoacidi non
è solo energetica: partecipano al rinnovamento quotidiano dei tessuti e delle
cellule.
Se
siete le classiche mamme ansiose con lo sguardo fisso all’orologio, le
carrieriste pentite che non reggono più cinque riunioni al giorno, le
innamorate con i battiti cardiaci perennemente accelerati? I
granchi, ricchi di selenio, sono la vostra salvezza.. Un documento pubblicato
nel 2001 dalla British Nutrition Foundation sostiene che i cibi che contengono
questa sostanza riducono gli stati d’ansia. Sì anche ad aragoste, scampi, e
occhi di bue. Oppure ricorrere ai cereali integrali o al lievito di birra:
contengono la vit. B1 (tiamina). Il nostro corpo non la produce, e quando manca
ci manda in “confusione mentale”.
Nei casi in cui il buonumore è latitante. Il pesce è un
toccasana. Sardina, salmone, tonno, trota, merluzzo, pesce spada e aringa
contengono un grasso polinsaturo: l’Omega 3. Si stratta di un acido grasso
essenziale ( così chiamato perché il
nostro organismo non è in grado di sintetizzarlo attraverso l’elaborazione di
altre sostanze, e deve perciò essere ingerito attraverso il cibo).
La
memoria va e viene? Colpa dell’overdose di impegni.
Casa-famiglia-lavoro. Il rimedio a
tavola c’è: è il fosforo, un minerale di cui il pesce abbonda, che migliora la
capacità di concentrazione e di memoria, e la cui carenza nell’organismo può
essere all’origine persino di disturbi nervosi.
Frustrazione
da singletudine, sbalzi d’umore? La frutta matura aita in questi
casi. I frutti sono alleati
dell’allegria grazie alla presenza di destrosio e fruttosio: facilitano
l’assorbimento del triptofano, un aminoacido presente in diverse sostanze
proteiche (come latte e formaggi) che serve alle cellule nervose per
sintetizzare la serotonina, l’ormone della felicità. Così, malinconia addio con
mele, fragole, pesche, ben mature.
Sintetizzando:
mousse al cioccolato se sei giù di tono. Uova o sardine per combattere il
pessimismo, Stop all’ansia con granchio e aragosta. I peperoni per aiutare la
memoria, Pere e banane alleate del buonumore, cavolfiore per la lucidità.
Malinconia addio con la frutta matura. Via i capricci con la pannocchia di
granoturco. I carboidrati integrali ideali per evitare i repentini cali di zuccheri
e l’irritabilità che li accompagna.
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