Negli ultimi decenni in Occidente la vita media si è
allungata di circa 4 mesi all’anno. Nonostante
ciò, l’invecchiamento rimane ineluttabile. Può essere contrastato, rallentato,
ma non bloccato. Ma di che cosa si tratta esattamente? E da che cosa dipende?
L’invecchiamento è un processo inevitabile che riguarda tutte
le strutture dell’organismo. Sebbene sia
più evidente sulle strutture esterne e visibili, come la pelle e i capelli,
interessa anche gli organi più nobili e interni, come il cuore e il cervello.
Con il passare degli anni non si deteriora solamente l’aspetto strutturale e
morfologico di ogni distretto, ma si
impoveriscono anche le varie funzioni e capacità che caratterizzano
l’essere umano. Si pensi alla memoria,
alla resistenza muscolare o alla funzionalità polmonare. Per questa ragione,
per invecchiamento si intende la somma
di tutti i cambiamenti fisiologici, genetici e molecolari che si verificano
con il trascorrere del tempo. L’invecchiamento deve pertanto essere inquadrato
come un processo dinamico, costituito da eventi sui quali è possibile
intervenire, una volta identificate le cause.
DIPENDE DA TANTI
FATTORI
Definire con certezza le cause dell’invecchiamento è quasi
impossibile. Nel tempo sono state formulate tante ipotesi diverse e ancora oggi
gli esperti non concordano su alcuni punti. Quel che è certo è che questo
processo è complesso e multifattoriale: è il risultato, cioè, di un insieme di
fattori, sia interni sia esterni all’ organismo, che interagiscono fra loro. Alcuni
di questi sono in qualche modo controllabili mentre altri sono inevitabili. I
principali attori coinvolti sono i radicali
liberi, i telometri, gli ormoni, il
sistema immunitario e alcuni processi biologici che vanno sotto il nome di
metilazione, glicazione e infiammazione.

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