“Giugno”
É il mese
dei prati erbosi e delle rose;
il mese dei
giorni lunghi e delle notti chiare.
Le rose
fioriscono nei giardini, si arrampicano
sui muri
delle case. Nei campi, tra il grano,
fioriscono
gli azzurri fiordalisi e i papaveri
fiammanti e
la sera mille e mille lucciole
scintillano
fra le spighe.
Il campo di
grano ondeggia al passare
del vento:
sembra un mare d’oro.
Il contadino
guarda le messi e sorride. Ancora
pochi giorni
e raccoglierà il frutto delle sue fatiche.
Giosuè Carducci
Ci troviamo catapultati in un ambiente profumato di rose e di germogli, di tramonti vivaci e di notti rischiaratrici. Il grano ondeggia in mezzo ai papaveri e ai fiordalisi anche dinanzi ai nostri occhi di lettori sognanti. E anche le lucciole inebriano i nostri sensi con il loro volteggiare luccicare.
Giugno è
dipinto da Giosuè Carducci come un mese di speranza, di rinascita – naturale e
agricola – che ricorda anche una rinascita del cuore.
Giugno è anche il mese delle ciliegie
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