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venerdì 10 agosto 2012


Vacanze belle e finite!
Ho trascorso due lunghi momenti di pausa estiva tra giugno a luglio in completo
relax al mare in due posti meravigliosi,prima a Ippocampo in Puglia, tra Manfredonia e Santa Margherita di Savoia a nord del Gargano; poi  in Sardegna nel residence  di Cugnana Verde tra Porto Cervo e Porto Rotondo, vicino Olbia  con bellissime spiagge nei limitrofi in ambedue i posti e scorci paesaggistici da mozzafiato soprattutto in Sardegna. Vicino a Manfredonia ci sono due luoghi di culto di grande richiamo, quello di Padre Pio a San Giovanni Rotondo e il santuario dedicato all’Arcangelo San Michele a Monte S. Angelo Li ho visitati entrambi e ancora adesso avverto dentro me quell’aura mistica che li impregnano  profondamente. A San Giovanni Rotondo sono rimasta stupita e ammirata per le opere dell’uomo sorte in nome  di questo Santo. Per accedere alla grotta di San Michele bisogna scendere nelle viscere della terra lungo una scala quasi a chiocciola. Anche per visitare la tomba del Santo bisogna percorrere un lunghissimo corridoio abbellito con tanti mosaici luminosi e poi giungere al luogo che risplende in modo abbagliante per le mille e più lamine dorate impresse sul soffitto e tutt’intorno. In Sardegna ho invece visitato la famosissima piazzetta di Porto Cervo contornata di bar e boutique di grandi stilisti. Il paesaggio della Sardegna è unico, molto selvaggio con quelle rocce così caratteristiche che prendono per la loro forma nomi quali l’aquila, l’elefante, il dinosauro, l’indiano. Su You Tube c’è un video che te le fa ammirare. Ma che dire dei dolci sardi! Sono squisiti, tutti da assaggiare. Hanno nomi tipicamente sardi e sono amarettus, callau durci, cupolettas, maricosos, papassinas…….




E’ poi d’obbligo acquistare delle bottigliette di liquore al mirto, nonché una bottiglia di vino Cannonao adatto ad accompagnare carni rosse. Anche i siti archeologici sono un richiamo come la “Tomba dei Giganti” che ti fa supporre che in tempi antichissimi lì vissero uomini di altissima statura. Su tutta l’isola si possono visitare le antiche abitazioni fortificate che si chiamano nuraghi appartenenti alla civiltà nuragica, ma ci sono reperti  delle varie civiltò che si sono susseguite nella storia sarda, quella fenicia, romana…..
Per chiudere in dolcezza ecco la bella ricetta delle
COPULETTAS di Mariantonietta
http://www.coquinaria.it/interne/barra_orizz.gif
Per fare questo dolce delicatissimo, occorrono:

per la sfoglia
 
500 gr. di farina
200 gr. di zucchero
150 gr. di strutto
15 gr. di ammoniaca
1 pizzico di vanillina
 
la buccia gratt. di mezzo limone.

Impastate il tutto e fatene un sfoglia sottilissima.

Per il ripieno servono
250 gr. di mandorle dolci, pelate, tostate e macinate fini
250 gr. di zucchero
2 albumi montati a neve
1 cucchiaio di miele
poco meno di una bustina di vanillina
la scorza di ½ limone grattugiato

Per la glassa:
zucchero a velo e albume

Con un taglia pasta a fiore ricavate dei dischetti da 7- 8 cm di diametro, mettete mezzo cucchiaio di ripieno in ognuno e ripiegate la sfoglia in modo da ottenere una mezzaluna. Con uno stuzzicadenti incidete ogni “petalo” in più punti e infornate a 120° per 20 minuti. Una volta raffreddate, fate una glassa con zucchero a velo ed albume e decorate con palline argentate.

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