Il potere curativo della musica è noto sin
dall’antichità. Ma c’è musica e musica e ogni tipo di musica ha effetti diversi
sul nostro organismo. La musica classica aumenta la sequenza cardiaca e
tonifica la circolazione del sangue; la melodica, invece, rallenta i battiti
cardiaci, diminuisce la forza di contrazione del cuore e crea un rilassamento
profondo. Ci sono effetti positivi anche sulla digestione, ma solo se il volume
è compreso tra i 4 e 10 decibel.
Esculapio, il grande medico dell’antichità classica, consigliava
trattamenti musicali ai suoi pazienti.
Con le note di Chopin si cura il mal di
schiena. Mozart previene il mal di
testa. L’ansia si cura con il
Parsival di Wagner, il Valzer in La Minore di Chopin, la Primavera di Vivaldi e
L’Autunno di Beethoven. I disturbi digestivi si curano con la sonata per violino di Bartok o
il Valzer di Ravel. Per l’insonnia,
invece, la Ninna Nanna di Brams, i Notturni di Chopin o il Rosario di Nevin.
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