Translate

giovedì 11 settembre 2014

La siesta: un piacere e un bisogno

Sono una convinta fautrice della pennichella o siesta, termine spagnolo che indica un momento di riposo dopo pranzo. Impensabile per gli iperattivi, un sogno per i pigri costretti a non fare pause per impegni di lavoro. Nei miei ricordi d’infanzia c’è questa imposizione che io assolvevo con buon animo, a differenza di mia sorella che già dopo 20 minuti sgattaiolava via senza che nessuno se ne accorgesse per andare a giocare. Allora  era una forzatura imposta, adesso è un bisogno fisico cercato a cui non so rinunciare, neanche in pieno inverno, quando già alle 18:00 è sera. Io ho bisogno di staccare la spina. Sono  empatica con la realtà esteriore e ciò mi affatica molto, devo quindi liberarmi da questo stress con il concedermi questo riposo pomeridiano che  può anche prolungarsi fino a due ore. E’ più forte di me, quando ci si avvicina alle 14,30-15,00 sento questo desiderio impellente di distendermi e il sonno sopraggiunge immediatamente. Secondo gli  specialisti del pisolino pomeridiano come Bill Anthony dell’Università americana di Harvard, esso favorirebbe la memoria e la creatività. A sostegno della sua tesi cita personaggi famosi che l’ hanno adottato, come Archimede, Isaac Newton, Victor Hugo e … il genio universale Leonardo da Vinci che si concedeva un sonno polifasico, cioè dormire con intervalli simili di giorno e di notte come i lattanti. Leonardo aveva la sua versione di sonno polifasico: un quarto d’ora ogni due ore, come oggi i navigatori in regata solitaria. Il riposino non impone di dormire, l’essenziale è rigenerarsi, concedendosi un riposo di 20-30 minuti verso le 14. Tutti concordano nell’affermare che tra le 14 e le 15,30 cala l’attenzione e aumenta la propensione al sonno. Questo, infatti, è il periodo, dopo il picco notturno, in cui si verificano più incidenti d’auto. E’ legato al ritmo circadiano che, su 24 ore, prevede due periodi particolarmente favorevoli al sonno: le ore notturne e il primo pomeriggio. Secondo lo psichiatra Mario Mantero questo concedersi il riposo pomeridiano è segno di maturità. “Esprime una ricerca di equilibrio, il desiderio di allentare le tensioni e concedersi tempo per sé, da adulti responsabili”. 

Nessun commento:

Posta un commento