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venerdì 6 novembre 2020

Perché è importante la vitamina D?

La vitamina D è fondamentale per la nostra salute e si è scoperto che in realtà è un ormone. Essa gioca un ruolo importante in molte patologie, dall’autismo al cancro. Essa è stata riconosciuta da studi recenti fondamentale per un’ottimale funzione immunitaria e per la protezione da molte malattie degenerative, per ridurre fenomeni infiammatori. Essa viene prodotta dal nostro organismo esponendo la pelle ai raggi ultravioletti (UV-B), quindi una regolare esposizione al sole su buona parte del corpo sarebbe il modo migliore di "assumerla". Purtroppo questo non è praticabile alle nostre latitudini, se non eventualmente per brevi periodi d’estate, per cui l’unica alternativa resta l’assunzione per via orale attraverso integratori di vitamina D o alimenti che ne sono particolarmente ricchi come l’olio di fegato di merluzzo. Purtroppo oggi non ci esponiamo a sufficienza e siamo tutti carenti della vit. D. Per verificare se c’è una carenza di vit. D bisogna chiedere al nostro medico di base di verificare il nostro livello di vit. D e l’esame da richiedere è il dosaggio nel sangue della forma attivata della vitamina D, cioè del calcidiolo o idrossi-colecalciferolo, noto nei laboratori analisi con la sigla di “25(OHID).

La vitamina D è liposolubile, cioè solubile solo nei grassi, va sempre assunta vicino a un pasto principale e non a stomaco vuoto.

Senza un esame del sangue è bene non superare le 1000-2000 UI al giorno (per adulto). E’ consigliabile farsi seguire da un medico per un’assunzione regolare di dosaggi medio-alti che sono necessari per raggiungere i livelli oggi ritenuti ottimali e cioè 40-80 ng/ml.

Ecco l’elenco in cui la carenza della vit. D  gioca un ruolo importante.

Osteoporosi, e osteopenia, diverse varietà di cancro ( incluso seno, prostata e colon, malattie cardiovascolari, ipertensioni, obesità, sindrome metabolica, diabete, allergie (asma, rinite allergica, malattie autoimmuni (sclerosi multipla, artrite reumatoide, morbo di Crohn), artrosi e gotta, sindrome premestruale, infertilità, Morbo di Parkinson. Morbo di Alzheimer, depressione e disturbo affettivo stagionale, sindrome da stanchezza cronica, fibromalgia, autismo, dolore cronico, parodontosi, eczema e psoriasi, debolezza immunitaria, malattie infettive (raffreddore, influenza, tubercolosi).

Da tutto quanto si desume che non è più solo la “vitamina delle ossa” come si pensava fino a qualche decennio fa.

  

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