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giovedì 22 novembre 2018

A tavola in AUTUNNO (prima parte)


Per adattarsi al freddo lorganismo ha bisogno di un supplemento energetico, ma il riscaldamento e la vita sedentaria, in ambienti chiusi,  rendono questa esigenza relativamente modesta, a meno che non si faccia questa attività fisica allaria aperta. La cosa più importante in questa stagione, come del resto dinverno, è concedersi 4-5 pasti al giorno. In questo modo, oltre a bilanciare laumento spontaneo dellappetito, si assicura allorganismo un costante rifornimento di energia, prevenendo crisi di stanchezza depressione e fame irrefrenabile che spingono,talvolta, a consumare un eccesso di cibi poco indicati ( per esempio , i dolciumi).
Laumento di fattori stressanti rende necessaria una particolare cura nella dieta, che deve essere ricca di sostanze protettive, come le vitamine e i Sali minerali.  Cibi di buona qualità, dosati nel modo giusto, aiuteranno a prevenire disturbi stagionali e indesiderabili aumento di peso. In questo periodo si sta più volentieri a casa e quindi si ha più tempo da dedicare alla preparazione dei pasti. E il momento ideale per rivedere e migliorare le proprie abilità alimentari.

Frutta e verdura sono alimenti protettori per eccellenza e ne servono almeno 6-7 razioni al giorno, 3-4 di verdura e 3-4 di frutta scelte fra quelli elencati nel calendario stagionale: carote, zucca. Spinaci, porri, sedano, rape e, per la frutta, cachi, banane, mele, pere, uva. Non dimentichiamoci, ogni giorno, almeno uninsalata cruda e una spremuta di agrumi, ottima fonte di vitamina C, il cui fabbisogno, in questa, stagione, è particolarmente elevato.
I cereali devono essere sempre presenti; fra i più consigliabili per lautunno sono: riso, orzo, miglio, mais, avena, da consumare sotto forma di pane, fette biscottate o altri prodotti da forno al mattino e, negli spuntini e come primi pasti, almeno una volta al giorno. Inserire  quotidianamente una porzione di cereali integrali di produzione biologica, pane o fiocchi di cereali.



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