E' una cosa arcinota che dalla mezza età si verifica una progressiva diminuzione della memoria e delle performance cognitive.
L' Università della British Columbia canadese ha condotto uno studio per studiare l'effetto del weight training sull'invecchiamento del cervello, impegnando uno stuolo di donne ultracinquantenni.
Con test neuroscientifici si è appurato che la pesistica stimoli il rilascio di sostanze capaci di raggiungere il cervello attivando benefici cambiamenti. E' sufficiente un allenamento bisettimanale con pesi e attrezzi sia per la parte alta del corpo (braccia e spalle) sia per quella bassa (gambe e glutei). Questo tipo di allenamento, oltre ad essere un alleato ideale del dimagrimento, aiuta a conservare la densità ossea prevenendo l'osteoporosi, riduce i livelli di omocistenia nel sangue, fattore di rischio cardiovascolare; infine stimola la produzione naturale di Gh, l'ormone della crescita.
Due sedute settimanali da alternare con gli sport preferiti: corsa, nuoto e ciclismo sono l'antidoto ideale per contrastare l'invecchiamento fisico e mentale, specialmente a partire dai trentacinque anni. Una seduta comincia con il riscaldamento aerobico ( su cyclette o tapis roulant) e si conclude con lo stretching. Nella parte centrale deve includere esercizi per le grandi masse muscolari eseguiti con attrezzi da palestra, non bilancieri. Da preferire pesi leggeri, ma facendo più serie da 15 o 20 ripetizioni l'una, per garantire meno rischi e fatti con la giusta calma per evitare strappi muscolari.
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