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sabato 21 giugno 2025

SOLSTIZIO D'ESTATE 2025

BENVENUTA ESTATE 


 
Solstizio d’estate

Nel cuore dell’Islanda, dove la terra incontra il cielo in un abbraccio eterno, la cascata di Seljalandsfoss scivola giù dalle antiche scogliere, intrecciando acqua e luce in un velo scintillante. Oggi, il sole raggiunge il suo apice, allungando il giorno fino a confondere il tempo, e la cascata diventa uno specchio di questa magia celeste. Le sue acque nascono dal ghiacciaio Eyjafjallajökull, un gigante dormiente che, nel suo ultimo risveglio, ha plasmato il paesaggio e segnato il destino di chi lo abita. Ora, il fiume che ne deriva continua il suo eterno viaggio, precipitando nel vuoto e avvolgendo chi lo osserva in un soffio d’infinito.

Chi si avventura dietro il sipario liquido di Seljalandsfoss scopre un mondo segreto, dove il fragore dell’acqua abbraccia il silenzio della roccia. È un luogo sospeso, una scena scolpita nel tempo. Il solstizio d’estate illumina ogni angolo di questa terra ancestrale, ricordandoci che, come l’acqua che scorre e la luce che danza, anche noi siamo parte del grande ciclo della natura. E come il titolo che abbiamo scelto, "Il sole splende per tutti", una frase semplice ma potente, attribuita al poeta Jacques Prévert, che ci ricorda che la luce non conosce confini, proprio come l’eterno fluire della vita.

 Il sole splende per tutti

Il sole splende per tutti

ma non splende nelle prigioni

non splende per quelli che lavorano in miniera

quelli che mangiano carne cattiva

quelli che soffiano le bottiglie vuote che altri

 berranno piene

quelli che passano le vacanze nelle officine

quelli che mungono le vacche e non bevono il

latte

quelli che dal dentista non vengono addormentati

quelli che hanno il pane quotidiano settimanale

quelli che l'inverno si scaldano nelle chiese

quelli che il sagrestano sbatte a scaldarsi fuori

quelli che vorrebbero mangiare per vivere

quelli che viaggiano sotto le ruote

quelli che vengono assunti. Licenziati, aumentati.

diminuiti, manipolati, frugati. Accoppati

quelli che non hanno mai visto il mare

quelli che puzzano di lino perché lavorano il lino

quelli che non hanno l'acqua corrente

quelli che spalano la neve per un salario irrisorio

quelli che invecchiano prima degli altri.

                                                                       Poesia di Jacques Prévert

Secondo Prévert,  poeta francese contemporaneo il sole non splende per tutti coloro che sono ancora vittime dell’ineguaglianza e dell'ingiustizia che sono nel mondo.

Verso dopo verso cerca di identificare tutti i deboli, gli oppressi, i miseri, gli sfruttati in una lunga poesia che sembra quasi una litania religiosa.

 

Previsto in questo 2025 intorno alle 4:42 del mattino (ora italiana) del 21 giugno, l'evento corrisponde all'istante in cui l'emisfero nord della Terra ( EMISFERO BOREALE) è maggiormente inclinato verso il Sole.

Come si festeggia l’arrivo dell’estate in Italia e nel mondo

L’arrivo dell’estate è un momento di celebrazione in tutto il mondo, con tradizioni che variano a seconda della cultura e della geografia

In Italia, il solstizio d’estate è spesso associato a festeggiamenti e tradizioni, come la festa di San Giovanni, che si celebra nella notte tra il 23 e il 24 giugno e ha radici in antichi riti pagani legati al sole e alla luce. Questa festa ancestrale affonda le sue radici nel passato più remoto, ed era una festa pagana che celebrava il sole nel suo momento di massimo splendore, la fertilità, ma era anche un rito in vista del vicino nuovo accorciamento delle giornate. Una delle tradizioni legate a questa festa è l’accensione di enormi fuochi, i falò di San Giovanni, che è comune a molti paesi dell’Europa.

Non solo Italia. Sono diverse le culture del mondo che hanno vari modi di riconoscere e celebrare il solstizio. Per esempio, nelle culture scandinave, la notte del solstizio d’estate (Midsummer) è una delle festività più importanti e viene celebrata con fuochi, canti e danze tradizionali.  Nell’emisfero sud (EMISFERO AUSTRALE) il solstizio di giugno è un giorno di inverno, spesso senza particolari celebrazioni.



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