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martedì 29 marzo 2016

La mia TORTA PASQUALINA

Ieri, 28 marzo 2016, Lunedì dell’ Angelo o Pasquetta come si suole chiamare il giorno dopo Pasqua da chiunque.
E’ la giornata che, tempo permettendo, si festeggia andando a fare la <<scampagnata>> in luoghi aperti, circondati da alberi e monti se si va in montagna/collina, oppure in aperta campagna, vicino a un lago, al mare se si vive nelle vicinanze di questi luoghi ameni e meravigliosi. Il pic nic pasquale è un rito che tutti ambiscono a viverlo in allegria, in compagnia dei propri cari e amici, raccontandosi e  condividendo manicaretti e prelibatezze della propria terra d’origine per creare allegria e buon umore intorno a sé.
 Su una pietanza tutti sono d’accordo: la famosissima Torta Pasqualina. Anch’io quest’anno ho  festeggiato la Pasquetta a casa, perché il tempo era grigio e nuvoloso, come da alcuni anni a questa parte.
I Lunedì in Albis della mia infanzia nel Casertano, bellissimi e assolati, sono un lontano ricordo. Adesso quasi sempre fa freddo e piove.
La tradizione però va  rispettata ed ecco la Torta Pasqualina che si prepara appositamente per questa giornata.

Ingredienti
Per la sfoglia
½ kg di farina 00, un pz di sale, 2 cucchiai di olio , acqua q.b.
Su una spianatoia fare la fontana con la farina, aggiungere sale e olio,  un po’ alla volta l’acqua e cominciare a lavorare, finché l’impasto non diventa liscio e morbido.
Sotto una boule capovolta, lasciarlo riposare.
Ripieno
Pulire 2 o 3 kg di biete. Spezzettarle e cuocerle a vapore. Versarle poi in una padella con uno spicchio d’aglio, 2 o 3 cucchiaiate di olio, sale q.b. e lasciarle insaporire. Aggiungere la maggiorana a fuoco spento.
Avevo ricotta e albumi avanzati dalla preparazione della pastiera, li ho frullati insieme e versati nelle biete. Le dosi sono a discrezione personale.
Preparazione
Steso con un mattarello le sfoglie. La prima più larga l’ho adagiata in una tortiera apribile ben imburrata e le altre su strati di biete e ricotta, fino a esaurire la pasta sfoglia a disposizione e il ripieno. Sono riuscita a disporre il ripieno su tre strati di sfoglie sottili e poi sull’ ultimo ho creato degli incavi e vi ho adagiato 5 uova intere e fresche. Poi ho coperto con l’ultima sfoglia.
Ho ripiegato i bordi della pasta in avanzo su quest’ultima sfoglia, ho bucherellato con una forchetta e con un uovo sbattuto ho spennellato il tutto.
Infornato in forno già caldo  a 170° e lasciato cuocere finché non ho visto tutto gonfio e dorato.
Consiglio: Se è dorata, ma non siete sicure della cottura interna, proteggete con carta d’alluminio e lasciate cuocere ancora un’altra mezz’ora. 
Spegnete il forno. Togliete la carta d’alluminio e lasciatela raffreddare in forno.
Va  gustata tiepida.
 


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