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sabato 30 luglio 2016

A ciascuno la sua tazza di tè

Secondo la tradizione orientale il tè è la più dolce delle medicine.
E’ senz’altro la bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua. In molti paesi non è solo una bevanda di fine pasto o la bevanda delle 5:00 come si usa nel mondo anglosassone, spesso è un ingrediente essenziale per la preparazione di pietanze super sofisticate di chef stellati. Nuove varietà sono continuamente scoperte, insieme a proprietà finora nascoste. Tra le più recenti, il Pu-erh in Tibet, un tè fermentato e “invecchiato” anche per decenni, come un vino pregiato che ha la proprietà di ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue Un altro tè scoperto di recente in Amazzonia è il Guayasa, potentissimo antinfiammatorio.

Ci sono diversi tipi di tè da gustare secondo l’umore del momento.


Siamo sotto stress? Il tè verde.
Contiene meno caffeina del tè nero, ma un’alta percentuale di catechine, un particolare tipo di antiossidanti protettivi del cuore.
Ha un aroma neutro che favorisce il relax.
 
Per uno stimolo creativo? Il tè rosso.
E’ ricavato dalle foglie del rooibos sudafricano, è l’unico tè nero senza caffeina. Ha sapore speziato, ideale per una stimolazione multisensoriale.

Mal di gola, nausea, cefalea? Il tè fruttato.
I più efficaci anche per ridurne la durata sono i tè all’arancia, limone o lampone.

Ci sentiamo appesantiti? Il tè bianco.
E’ il tè con minor quantità di caffeina e il maggior contenuto di antiossidanti capace di neutralizzare i radicali liberi. E’ delicato al gusto, il più indicato per depurarsi.
 E cosa non da poco, stimola la produzione di collagene.

Giù di tono? Il tè nero.
Contiene caffeina che dà lo sprint che ci vuole. Di gusto intenso, ha un effetto rinvigorente e quella sferzata di energia necessaria per un’autonomia di due-tre ore.





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