Parigi
è definita la città degli innamorati, così è stato per decenni, ma in questi ultimi tempi ha
perso molto della sua allure. La presenza di tanti extracomunitari, la crisi,
la minaccia di atti terroristici ha inciso molto su chi ci vive e chi ci va per
visitarla.
Manca
la spensieratezza, quella magia, anche se i suoi palazzi rimangono splendidi
con quegli abbaini con finestre all’ultimo piano che è la sua caratteristica.
Sono
stata a Parigi a fine ottobre e la città non mi ha entusiasmato più di tanto.
L'unico ricordo degno di nome è stato che sabato 29 alle 18,00 con mio figlio che risiede a Parigi per lavoro eravamo presso la cattedrale di Notre Dame. Siamo entrati per assistere alla Santa Messa prefestiva e con mia grande sorpresa quel giorno si festeggiava la Cattedrale con una funzione celebrativa delle grandi occasioni, omelie per l'evento in lingua francese e spagnola e musica che ho trovato molto suggestiva, quella che suonano sulle Ande, che è proprio bella da ascoltare.
L'unico ricordo degno di nome è stato che sabato 29 alle 18,00 con mio figlio che risiede a Parigi per lavoro eravamo presso la cattedrale di Notre Dame. Siamo entrati per assistere alla Santa Messa prefestiva e con mia grande sorpresa quel giorno si festeggiava la Cattedrale con una funzione celebrativa delle grandi occasioni, omelie per l'evento in lingua francese e spagnola e musica che ho trovato molto suggestiva, quella che suonano sulle Ande, che è proprio bella da ascoltare.
Ore
interminabili di coda domenica 30 invece per salire sulla torre Eiffel, perché prima c’è il controllo delle borse, poi di nuovo
bisogna mettersi in coda per pagare il
biglietto e poi ancora mettersi in coda per salire con l’ascensore. Erano le quattro e, quando
finalmente sono arrivata su, era già buio e ho visto solo luci, luci
dappertutto e nient’altro.
3
ore di attesa per non vedere niente.
Anche
per visitare il Louvre, lunedì 31, c’era da
fare una coda interminabile e questo per i controlli della sicurezza. Senza
parlare della metropolitana. Le linee sono 14, ma sono vecchie e per spostarti
da una linea all’altra ci
sono solo scale da salire e da scendere. Bisogna avere gambe buone ed essere
marciatori provetti, se si desidera visitare da turista Parigi.
Per
fortuna il sole splendeva e faceva caldo, ciò ha consentito di passeggiare per
gli splendidi giardini di cui è ricca. Le facciate dei palazzi sono veramente
belle e altrettanto le vetrine traboccanti di delizie.
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