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lunedì 18 novembre 2024

Buona digestione

 


Bere prima dei pasti, non durante e non dopo, ha notevoli benefici sulla digestione e non solo. Ci sono bevande, in particolare il tè verde ma anche alcune tisane o acque aromatizzate, che sono ideali per preparare stomaco e intestino all’arrivo del cibo. Ecco qualche consiglio della dottoressa Nadia Gulluni, biologa nutrizionista esperta in fitoterapia

La buona digestione inizia prima del pasto. Per preparare l'apparato digerente ad assimilare tutte le sostanze nutritive contenute nel cibo, l’ideale è sorseggiare prima qualcosa di tiepido e ricco di principi attivi che aiutino il rilassamento dello stomaco e predispongano l’intestino ad assimilare bene tutti i nutrienti. Questo è ancora più vero se il cibo che state per consumare è di grande qualità, disintossicante, vitale.

30 minuti prima del pasto

Numerosi studi attestano che bere mezz’ora prima dei pasti aiuta a migliorare la digestione, contrastare l’insorgenza del reflusso gastrico e ridurre l’acidità di stomaco, contribuendo anche ad avere un maggior senso di sazietà e a rendere più efficienti le nostre cellule nei processi di metabolizzazione degli alimenti. In altre parole, una cellula ben idratata è una cellula che “brucia” di più, ovvero una cellula più efficiente nel trasformare il cibo che assumiamo in energia. Consumare liquidi prima dei pasti può essere utile anche per perdere peso. Questo perché dopo aver bevuto una tazza d’acqua (o tè o infusi) prima del pasto le pareti dello stomaco si dilatano e vengono inviati al cervello segnali di sazietà. Quest'inganno temporaneo aiuterà a non avventarsi sul cibo e a consumarlo con più calma e in porzioni minori.

L’importanza di bere "caldo"

L’acqua è sicuramente la nostra principale risorsa idratante. Ma può anche essere un veicolo in cui mettere in infusione delle piante. Bere qualcosa di caldo prima dei pasti, ad esempio una tazza di tè o una tisana, favorisce la distensione della muscolatura addominale preparando stomaco e intestino all’arrivo del cibo. Inoltre, stimola i movimenti peristaltici intestinali, riducendo così il tempo di permanenza del cibo nello stomaco e nell’intestino e la conseguente possibilità di fermentazione e formazione di gas. Eccezionali quindi tè e tisane, soprattutto per chi soffre di meteorismo, stitichezza e per chi somatizza lo stress a livello intestinale. In ogni caso, anche se si beve acqua, è consigliabile sempre consumarla a temperatura ambiente e non fredda.

Una tazza di tè verde

Il tè migliore da bere prima dei pasti è sicuramente il tè verde perché, rispetto a quello nero, ha un contenuto minore di tannini (che potrebbero interferire con l’assorbimento di alcuni nutrienti, come il ferro) ma soprattutto ha un elevato potere antiossidante dato dalla presenza di catechine - in particolare l’epigallocatechina - e di vitamina C. Significativo è anche il contenuto di magnesio e potassio. La vitamina C ha un’azione antiossidante e aiuta ad assimilare meglio il ferro non-eme, cioè quello presente negli alimenti d’origine vegetale (spinaci, broccoli, lenticchie, cavolo, barbabietola…). Il potassio è importante nell’attivazione del metabolismo energetico, partecipa alla sintesi delle proteine e aiuta a bilanciare gli effetti del sodio che provoca ritenzione di liquidi e aumento della pressione arteriosa. La presenza nel tè verde di catechine e di caffeina (chiamata anche teina nel tè) ha un effetto regolatore sulla sensibilità insulinica, aiuta a contrastare la stanchezza e gli eventuali cali di pressione post-prandiale. Ma non solo. Sempre grazie al suo alto contenuto di antiossidanti, il tè verde si rivela essere d’aiuto come antinfiammatorio intestinale. Il contenuto di caffeina nel tè verde è minore rispetto al tè nero e dipende dal tempo d’infusione, dalla temperatura dell’acqua e dalla forma delle foglie. Alte temperature, superiori ai 60 °C, e foglie frantumate ne determinano una maggiore estrazione. Temperature basse, invece, tra i 40 e i 60 °C e foglie intere o arrotolate ne rallentano l’estrazione. Regolate quindi temperatura e tipologia di tè in base agli effetti che volete ottenere.

Se volete un tè con poca caffeina scegliete il tè verde bancha: la varietà kukicha ne è praticamente priva.

Per ottenere un’infusione perfetta, seguite queste indicazioni. Mettete 1 cucchiaino di tè verde in 150 ml d’acqua a una temperatura massima di 60 °C. Evitate di versare l’acqua direttamente sulle foglie. I tempi d’infusione sono di circa 2 minuti. Per potenziare l’azione antiossidante del tè potete aggiungere della scorza o succo di limone (qualche goccia) oppure 2 cm di zenzero grattugiato per un’azione tonico-digestiva.

Tè verdi giapponesi

Le varietà più diffuse, le caratteristiche e il contenuto in caffeina delle principali tipologie (temperatura d’infusione 80 °C).

 • KARIGANE - KUKICHA

Sapore dolce ed erbaceo ottenuto dai rametti e dagli scarti del Gyokuro. Ricco di zinco e rame. Caffeina circa 1-2,5 mg per 200 ml d’infuso.

• JINKO - MECHA

Contiene molte catechine e per questo ha un alto potere antiossidante. Contenuto di caffeina alto per cui si sconsiglia di berlo nel tardo pomeriggio o alla sera.

• KAWAYANAGI

È ricco di vitamina C. Ha un contenuto di caffeina simile a quello del caffè.

• KONACHA

In polvere o fiocchetti sottili è usato come tè istantaneo, dal retrogusto salato. Caffeina 24 mg per 200 ml d’infuso.

Tè sottoposti alla luce solare

• SENCHA

Perfetto per iniziare al meglio la giornata, ha un alto contenuto di antiossidanti. Caffeina 20-30 mg per 200 ml d’infuso.

• BANCHA

Ricco di sali minerali e di L-teanina, una molecola dalle proprietà rilassanti. È utile anche in caso d’ipertensione. Caffeina 2,5 mg per 200 ml d’infuso.

• TAMARYOKUCHA

Sapore mandorlato. Necessita di 1 minuto d’infusione. È un tè che può essere infuso più volte.

 Tè ottenuti in piantagioni ombreggiate

Hanno un elevato contenuto di L-teanina e clorofilla

 • GYOKURO

 Le foglie dopo la lavorazione hanno una forma caratteristica ad ago di pino.

È considerato tra le migliori varietà di tè verde.

Caffeina 30-50 mg per 200 ml d’infuso.

• KABUSECHA

Ha un’alta concentrazione di vitamina C, colore verde intenso e sapore delicato. Può essere infuso fino a tre volte.

• TENCHA

È lo step precedente alla lavorazione del Matcha, per cui come questo ha un importante potere antiossidante.

Caffeina circa 70 mg per 200 ml d’infuso.

• MACHA

Polvere verde finissima, è quello più usato nella cerimonia del tè giapponese.

Caffeina 80 mg per 200 ml d’infuso.

 

Tisane pre pasto

Per favorire la produzione dei succhi gastrici

Utile se ci apprestiamo a consumare pasti abbondanti o se soffriamo di difficoltà digestive.

20 g di genziana radice (Gentiana lutea), 15 g di carciofo foglie (Cynara scolymus), 10 g di arancio dolce scorza (Citrus sinensis) e 15 g di finocchio frutti (Foeniculum vulgare). In una tazza d’acqua bollente mettete 1 cucchiaino di tisana, coprite e lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevete.

 

Per rilassare la muscolatura viscerale

Ottima per chi tende a somatizzare ansia e stress a livello intestinale. 20 g di melissa foglie (Melissa officinalis), 20 g di tiglio fiori (Tilia cordata), 10 g di passiflora parte aerea (Passiflora incarnata). In una tazza d’acqua bollente aggiungete 1 cucchiaio di tisana, coprite e lasciate in infusione per 10 minuti, filtrate e bevete.

 

Acque aromatizzate green

Le acque aromatizzate possono essere utili per chi ha difficoltà a bere l’acqua da sola e non ama né tè né tisane. Se volete ottenere un effetto digestivo e antigonfiore provate questa miscela: 2-3 rametti di menta, la scorza di mezzo limone e 2 cucchiaini di frutti di finocchio (Foeniculum vulgare) in 500 ml d’acqua. Lasciate in frigorifero per 12 ore e bevete a temperatura ambiente.

 

Quanti bicchieri o tazze?

Acqua e tisane andrebbero bevute 30 minuti prima del pasto in una quantità di circa 250 ml. Se si opta per il tè verde la quantità consigliata è di circa 150 ml.

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