L’alga Nori, genere Porphyra, cresce sulle coste del Giappone nord-occidentale, dove viene coltivata da più di 300 anni. Vive vicino alla superficie, dove la luce del sole riesce ancora ad illuminarla. E’ composta di acqua all’80-90 % da acqua, mentre il rimanente 10-20 % è una vera e propria miniera di principi attivi così suddivisi:
50 % carboidrati
35 % proteine
2 % grassi
Il rimanente consiste di vitamine A, B, C, E e K, fibre e,
soprattutto, minerali.
L’alga Nori ha la caratteristica
fondamentale di essere l’alga a più alta digeribilità conosciuta e grazie
all’ingente presenza di acidi grassi essenziali abbassa il colesterolo e ha
un’azione ipotensiva sulle arterie. E’ utile per stimolare la diuresi,
cancellando gli edemi e a eliminare muco e catarro.
E’ acquistabile sotto forma di
capsule nelle erboristerie e in alcuni supermercati in sottili fogli
quadrangolari, non sa di pesce, ha un gusto saporito e per questo non va salata. A differenza di altre alghe non va messa in ammollo; è principalmente impiegata per il sushi. Un
altro modo gustoso di gustarla è abbrustolita per una manciata di secondi sul
fuoco, oppure sbriciolata e usata per insaporire zuppe e minestre (magari al
posto del sale).
Altri tipi di alghe marine che
possono essere utilizzate in cucina sono: Arame, Hijiki, Dulse, Kelp e Wakame.
INVOLTINI DI ALGA NORI
Ingredienti
400 gr di salsa di avocado, qualche foglia di alga Nori, 200 gr di cetrioli, 200gr di carote, 200 gr di germogli di alfalfa e di trifoglio misti (variate con altri tipi di germogli, se non li trovate), 1 cipolla, una manciata di aneto fresco.
Preparazione
Pulite le verdure e tagliate le
carote a fiammifero e i cetrioli a cubetti. Spalmate la salsa di avocado sulla
parte opaca dei fogli di Nori, lasciando un poco di spazio libero a una delle
estremità per riuscire ad avvolgere. Ponete nel centro una fila di cubetti di
cetriolo, una di germogli, una di carote, una di cipolle e una di aneto. Quindi
arrotolate e servite.
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