Il 15 agosto per tutti gli
italiani è il giorno più festivo e
festaiolo dell’anno. Si fermano le fabbriche, i negozi, tutti i servizi si
prendono delle pause brevissime per non creare disservizi e sto parlando dei
mezzi di trasporto, ospedali e bar. E’ un giorno che può dare alla testa se non
si è abituati, agli stranieri senz’altro. Il 15 agosto si festeggia la Madonna
dell’Assunta, ma è anche una festa profana per i molti che si vogliono godere
la giornata al mare o in montagna. La festa religiosa è molto sentita nel
Meridione d’Italia, dove in molte città e paesi vengono organizzati eventi e
sagre, luminarie e luna park ad allietare le giornate della vigilia, del 15 e
del 16, perché i festeggiamenti terminano di sicuro il 16 con i fuochi
d’artificio di mezzanotte, dopo il concertino dove si sono esibiti cantanti famosi e meno famosi, dipende da quanto la
popolazione ha donato nel corso dell’anno per la festa. Gli italiani amano il
ferragosto, così è chiamato il 15 agosto e so che in altri paesi il 15 agosto è
un giorno come gli altri, si lavora, oppure si sta in casa, ma nessun evento
particolare per commemorarlo. Ho bellissimi ricordi dei miei FERRAGOSTO
d’infanzia e adolescenza. La mia mamma, una donna accorta e non sprecona in
occasione della festa dell’Assunta che nella mia città era la festa patronale,
quella che rappresentava tutta la città, faceva confezionare dalla sarta a me e
a mia sorella il vestito che avremo sfoggiato durante i giorni di festa. Noi
bambini vivevamo questi giorni con grande coinvolgimento, si usciva con i
coetanei e si andava alle giostre e anche la sera si usciva e si passeggiava
con i genitori lungo il Corso, la via principale, dove c’erano tante bancarelle
per comprare un “ricordo”. Che dire del menù che si preparava in quei giorni.
Non mancava mai la lasagna napoletana, quella con le polpettine piccole e la
mozzarella filante tra uno strato di lasagna e l’altra e non mancava mai il
pollo ripieno con le patate arrosto. Tanti altri manicaretti di contorno completavano
il pranzo ricco e gustoso che chiudeva con l’anguria e il dolce. Sono stati
anni felici e spensierati quelli, che mi piace ricordare con gratitudine e
affetto per i miei genitori che mi hanno donato tutto quanto potevano offrire.
Ingredienti Sangria
1 l vino rosso (corposo)
50 ml cognac (o Brandy o Rum)
230 g mela (circa 1)
600 g arance (circa 3)
400 g pesche (circa 2)
350 g limoni
120 g zucchero
1 bacca di Vaniglia
2 stecche di Cannella
6 chiodi di garofano
450 g ghiaccio
Ricetta Sangria
Per fare la Sangria iniziamo a
preparare la frutta che metteremo da parte in una ciotola capiente: laviamo le
mele e le pesche, tagliamole a cubetti senza togliere la buccia e teniamo da
parte. Spremiamo il succo di un limone e di un’arancia e teniamo da parte.
Tagliamo le arance e i limoni rimanenti: metà a fette e metà a dadini, sempre
senza togliere la buccia, e teniamo da parte.
Prendiamo la ciotola capiente in
cui abbiamo messo tutta la frutta, versiamo anche il succo di limone e di
arancia, poi aggiungiamo il vino rosso e lo zucchero. Mescoliamo bene con un
cucchiaio di legno.
Adesso pensiamo alle spezie: in un
infusore da tè inseriamo chiodi di garofano e cannella (così sarà più facile
rimuoverli in seguito), mettiamo l’infusore a bagno nel vino con la frutta.
Incidiamo la bacca di vaniglia con un coltello, raschiamo i semi e
aggiungiamoli nella Sangria. Aggiungiamo anche la bacca di vaniglia (da
rimuovere in seguito).
Infine, versiamo anche il Cognac (potete usare anche Brandy o Rum), copriamo ermeticamente la ciotola con pellicola trasparente e lasciamo riposare la Sangria in frigo per 12 ore (tutta la notte – ma se andate di fretta qualche ora può essere accettabile).
Trascorso il tempo di macerazione
in frigo eliminiamo la bacca di Vaniglia e le spezie con l’infusore. Quindi
aggiungiamo il ghiaccio. Diamo un’ultima mescolata e poi versiamo nei bicchieri
facendo attenzione a versare egual quantità di frutta e bevanda in tutte le
porzioni. La Sangria originale spagnola è pronta per essere servita!
Nessun commento:
Posta un commento